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Curiosità, consigli e approfondimenti da bere tutti d’un fiato

Obesità: capire le cause, i rischi e come affrontarla

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SALUTE E BENESSERE

L’obesità è una delle sfide più importanti che la salute pubblica è chiamata ad affrontare e l’Italia è il primo Paese al mondo a riconoscere l’obesità come una vera e propria malattia cronica, progressiva e recidivanteDdl 1483, la cosiddetta “legge Pella”.

Questa legge cambia la percezione collettiva e il trattamento clinico dell’obesità, che passa dall’essere una condizione spesso vittima del giudizio morale, ad essere una patologia da prevenire e curare, con diritto all’assistenza garantito dal Servizio sanitario nazionale. Questo pone le premesse affinché nel prossimo futuro i pazienti affetti da obesità possano contare sulla rimborsabilità dei farmaci. La nuova legge però è importante – sia a livello individuale che collettivo – anche perché restituisce dignità ai pazienti, che troppo spesso vivono lo stigma sociale di un corpo non conforme, contribuendo a creare una società più empatica, accogliente e consapevole.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il numero di persone in sovrappeso e obese è triplicato dagli anni ’70 a oggi, con un impatto che non riguarda solo i Paesi industrializzati, ma anche quelli in via di sviluppo. In Italia sono sei milioni le persone affette da obesità e i numeri sono in crescita anche tra i bambini e gli adolescenti.

Parlare di obesità significa affrontare un tema complesso: non si tratta semplicemente di “avere qualche chilo in più”, ma di una condizione cronica caratterizzata da un eccesso di tessuto adiposo che può compromettere la salute. Ridurre tutto a una questione di “mancanza di volontà” non è solo inutile, ma anche superficiale e controproducente, perché la realtà è molto più articolata.

Per questo riteniamo che capire le cause, i rischi e le possibili strategie di prevenzione e cura sia fondamentale per affrontare l’obesità con consapevolezza e senza stigmatizzazioni.

Le cause dell’obesità 

L’obesità non è una scelta e non è nemmeno un fallimento personale, è una malattia che non ha un’unica causa, ma è il risultato dell’interazione tra fattori genetici, biologici, ambientali, psicologici e sociali. Riconoscerla come malattia significa garantire l’accesso a diagnosi, terapie e percorsi di cura strutturati.

  • PREDISPOSIZIONE GENETICA E METABOLISMO
    Alcune persone hanno una maggiore predisposizione a immagazzinare grasso corporeo a causa di varianti genetiche che influenzano il metabolismo o la regolazione dell’appetito. Questo non significa che l’obesità sia inevitabile, ma che alcuni individui partono da una condizione più vulnerabile.
  • STILE DI VITA E ALIMENTAZIONE
    Il consumo eccessivo di calorie, soprattutto sotto forma di alimenti ricchi di zuccheri, grassi saturi e sale, è una delle principali concause. A questo si aggiunge la sedentarietà: ore passate davanti a computer, TV o smartphone riducono notevolmente il dispendio energetico quotidiano.
  • FATTORI AMBIENTALI E SOCIALI
    Viviamo in un contesto in cui i cibi ultraprocessati e iper calorici sono facilmente accessibili, economici e pubblicizzati. Inoltre, molte città non favoriscono la mobilità attiva, per cui spostarsi a piedi o in bicicletta non è sempre semplice o sicuro.
  • ASPETTI PSICOLOGICI E RELAZIONALI
    Lo stress, l’ansia o la depressione possono portare a mangiare in modo compulsivo o a sviluppare un rapporto distorto con il cibo. Anche le abitudini familiari giocano un ruolo importante: se fin da piccoli si cresce con porzioni abbondanti e pochi stimoli al movimento, sarà più difficile cambiare da adulti.

I rischi per la salute

L’eccesso di tessuto adiposo dovuto all’obesità, in particolare quello viscerale che si accumula attorno agli organi interni, può avere conseguenze importanti.

  • MALATTIE CARDIOVASCOLARI. L’obesità aumenta il rischio di ipertensione, arteriosclerosi, infarto e ictus. Questo perché il cuore, costretto a pompare sangue in un corpo più grande, è sottoposto a uno sforzo costante.

  • DIABETE DI TIPO 2
    L’accumulo di grasso viscerale riduce la sensibilità all’insulina, favorendo lo sviluppo di insulino-resistenza e diabete.

  • PROBLEMI ARTICOLARI E RESPIRATORI
    Il peso in eccesso grava sulle articolazioni, soprattutto ginocchia e colonna vertebrale, provocando dolori cronici e riducendo la mobilità. Inoltre, aumenta il rischio di apnee notturne e difficoltà respiratorie.
  • ALTRI DISTURBI
    L’obesità è collegata a un maggior rischio di alcuni tumori (come colon-retto, seno post-menopausa, pancreas), di malattie epatiche come la steatosi non alcolica, e di riduzione della fertilità.
  • ASPETTI PSICOLOGICI
    Alle conseguenze fisiche si aggiungono quelle emotive e sociali: discriminazione, stigma, bassa autostima. Tutti fattori che possono alimentare un circolo vizioso difficile da spezzare.

Prevenire l’obesità

L’obesità è un problema complesso, che va ben oltre la bilancia. Riguarda la salute, la qualità della vita e il benessere psicologico. Non esistono soluzioni miracolose, ma piccoli passi quotidiani che, sommati, fanno una grande differenza.

La prevenzione dell’obesità inizia, inevitabilmente, a tavola. Non si tratta di seguire diete drastiche o restrittive, ma di adottare abitudini alimentari equilibrate e sostenibili nel tempo con l’aiuto di professionisti.

  • Varietà e equilibrio
    Frutta e verdura fresche, cereali integrali, legumi e proteine magre dovrebbero essere alla base dell’alimentazione quotidiana. Da limitare, invece, i cibi ultraprocessati, snack industriali, bevande zuccherate e alcolici.
  • Porzioni consapevoli
    Imparare a riconoscere la giusta quantità di cibo è essenziale. Spesso, la dimensione delle porzioni nei ristoranti o nelle famiglie è superiore al reale fabbisogno.
  • Regolarità dei pasti
    Saltare i pasti non aiuta a dimagrire, anzi, favorisce abbuffate e squilibri. È meglio distribuire le calorie durante la giornata.
  • Il ruolo dell’idratazione
    Mantenere l’organismo ben idratato sostiene il metabolismo, favorisce la digestione e contribuisce al senso di sazietà.

Educare bambini e adolescenti a una corretta alimentazione è la strategia più efficace per prevenire l’obesità in età adulta.

Ad inizio ottobre 2025 sono state pubblicate su Nature Medicine  le nuove linee guida della società europea dell’obesità (EASO) per i nuovi farmaci contro l’obesità.

Lo stile di vita attivo

Se l’alimentazione è il primo pilastro, l’attività fisica è il secondo. Non serve diventare atleti, ciò che conta è muoversi regolarmente.

  • Camminare almeno 30 minuti al giorno.
  • Scegliere le scale invece dell’ascensore.
  • Usare la bicicletta per brevi spostamenti.
  • Divertirsi attraverso il movimento: ballo, nuoto, yoga, sport di squadra.

Oltre a bruciare calorie, il movimento migliora la salute cardiovascolare, rafforza muscoli e ossa, favorisce il sonno e riduce lo stress. È un alleato non solo nella gestione del peso, ma nel benessere complessivo.

Come affrontare l’obesità

Quando l’obesità è già presente, è importante non affidarsi a soluzioni improvvisate o diete lampo, che spesso peggiorano la situazione. Il percorso deve essere personalizzato e guidato da professionisti. Per affrontare l’obesità occorre chiedere aiuto, affidarsi a professionisti e non cedere alla tentazione di scorciatoie rischiose.

  • Il medico di base è il primo punto di riferimento, per valutare eventuali complicanze.
  • La figura del nutrizionista o del dietologo può proporre un piano alimentare equilibrato e sostenibile.
  • Lo psicologo aiuta a gestire la relazione emotiva con il cibo.
  • Il trainer o fisioterapista sostiene nell’attività fisica, adattandola alle esigenze della persona.

L’obesità è una condizione cronica: richiede tempo, pazienza e supporto, ma con un approccio multidisciplinare i risultati sono possibili e duraturi.

Prevenire significa adottare una dieta equilibrata, mantenere uno stile di vita attivo e idratarsi correttamente. Bere spesso ed almeno 2 litri di acqua al giorno è fondamentale anche quando si segue un regime alimentare controllato; l’acqua minerale naturale, infatti, è un valido alleato sia per integrare l’organismo di componenti minerali essenziali che per contribuire ad avere una sensazione di maggiore sazietà.

Acqua Uliveto, grazie alla sua composizione unica di preziosi minerali, quali bicarbonato, calcio e magnesio, influenza positivamente i processi metabolici dell’organismo, la corretta funzione gastro intestinale e quella epatica.
 
FONTI & APPROFONDIMENTI:

Società Italiana dell’Obesità 

Framework for the pharmacological treatment of obesity and its complications from the European Association for the Study of Obesity (EASO) 

SISMED – Società Italiana Scienze Mediche