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Curiosità, consigli e approfondimenti da bere tutti d’un fiato

Animali e piante da record nei deserti del mondo

animali deserto
CURIOSITÀ

Ambienti altamente inospitali

I deserti sono tra i luoghi più inospitali del mondo, almeno per quanto riguarda la vita. Possono essere caldi, come il Sahara in Africa, o freddi come il deserto del Gobi in Asia, ed essere caratterizzati da temperature eccezionalmente alte o eccezionalmente basse. Indipendentemente che siano dell’uno o dell’altro tipo – caldi o freddi – ciò che li accomuna è di essere ambienti inospitali, con clima secco, umidità praticamente inesistente e, soprattutto, precipitazioni scarsissime, dell’ordine di circa 100 millimetri all’anno: meno di metà bottiglietta di acqua minerale da mezzo litro!

In tutte le aree desertiche, quindi, la sopravvivenza è davvero difficile, al limite dell’impossibile, e le forme di vita presenti hanno dovuto mettere a punto delle vere e proprie strategie di sopravvivenza. Il problema principale è rappresentato, appunto, dalle temperature e dalla mancanza d’acqua. Come se non bastasse, la scarsità di specie viventi, ha contribuito a rendere il terreno quasi sterile, non potendo essere concimato da residui vegetali o da escrementi animali.

Gli stratagemmi delle piante…

Ciononostante è sorprendente scoprire che esistono specie che si sono perfettamente adattate anche alla vita desertica. A partire dalle piante, che sono tutte succulente o grasse, con foglie grasse e spesse in modo da poter trattenere il più a lungo possibile la poca acqua che ogni tanto trovano a disposizione e far sì che, al tempo stesso, questa non traspiri, come accadrebbe con normali foglie. Molte piante del deserto sono anche rivestite da una sostanza molto simile alla cera, che impedisce proprio la traspirazione.

Ma non solo: la maggior parte possiede spine al posto delle foglie, un altro stratagemma che serve loro per offrire la minor superficie possibile ai raggi del sole e accumulare tutta l’acqua che riescono a intrappolare dalle radici. Le radici delle piante desertiche sono eccezionali: alcune sono molto profonde perché vanno a cercare l’acqua nelle profondità del suolo, altre – come quelle dei cactus – si estendono invece su ampie superfici orizzontali per raccogliere tutta l’acqua disponibile negli strati più superficiali del suolo.

… e quelli degli animali

Anche gli animali non sono da meno. Per far fronte alle elevate temperature e alla siccità trascorrono la giornata ben riparati dal sole ed escono soltanto di notte per cacciare; esistono addirittura rettili, come lo scinco, che riescono a muoversi tra le dune di sabbia quasi “nuotando”: una sorta di meccanismo per non scottarsi.

Tutti quanti poi conosciamo cammelli e dromedari, famosi per le loro gobbe: ecco, le gobbe rappresentano una vera e propria scorta di energia; sono infatti costituite quasi esclusivamente da grasso che funge da scorta energetica quando il cibo scarseggia. Inoltre questi animali possono trascorrere periodi molto lunghi senza bere nemmeno un sorso d’acqua, per poi dissetarsi (quando le condizioni meteo lo consentono) bevendo anche 100 litri in appena 10 minuti! Altri animali, come la volpe del deserto, hanno orecchie enormi per aumentare la superficie corporea di dispersione del calore, e le loro zampe sono rivestite di pelo per non scottarsi a contatto con la sabbia. Altri, come il moloch australiano, sono completamente rivestiti di spine, che servono a catturare anche la più piccola goccia d’acqua e la incanalano verso la bocca. Anche nelle condizioni più avverse, la natura non smette mai di sorprenderci!