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Curiosità, consigli e approfondimenti da bere tutti d’un fiato

Immergersi nelle acque segrete dei Maya: i cenotes messicani

Cenote cave lake with people swimming, Chichen Itza, Mexico
CURIOSITÀ

Non ci sono fiumi o ruscelli nella penisola dello Yucatan, in compenso ci sono i due sistemi idrici sotterranei più importanti del mondo: Sac Actun, che si estende per 353 km e Ox Bel Ha lungo 270 km. Proprio in questo mondo acquatico nascosto nel cuore della terra si trovano i famosi cenotes, grotte calcaree generate dal cedimento della roccia, erosa dall’acqua, vere e proprie finestre che si aprono su un mondo spettacolare e misterioso.

Sono migliaia, caratterizzati dalla presenza di un’acqua cristallina e da una flora ricchissima: si tratta, in effetti, di un vero e proprio ecosistema sotterraneo. La ragione di questo fenomeno misterioso risiede nelle origini geologiche dello Yucatan, che milioni di anni fa era una gigantesca scogliera sotto il livello del mare.

 

Durante l’ultima era glaciale, il livello degli oceani si abbassò talmente da far emergere quella che adesso è una vastissima pianura nella zona a sud est del Messico. Infatti, in tutta la penisola sono molti i fossili di animali marini ritrovati, a riprova di questa teoria geologica, e anche nei cenotes se ne possono vedere tantissimi.

 

Nei cenotes sono stati rivenuti, però, anche scheletri fossili di cammelli, giaguari giganti, mammut e di cavalli. A oggi gli scheletri umani ritrovati sono 4, di cui uno, quello di una donna, grazie all’uso del carbonio14 ha potuto essere datato e risale a 10.000 anni fa. Si tratta, allora, dei resti ossei umani più antichi che siano stati scoperti nelle Americhe.

 

I Maya e i cenotes

Maya, la civiltà che si sviluppò nella zona dello Yucatan e del Guatemala fin dall’VIII secolo avanti Cristo e che venne definitivamente distrutta dall’invasione degli spagnoli alla fine del XVII secolo dopo Cristo, consideravano i cenotes dei luoghi sacri. In quella parte del loro territorio, infatti, essi costituivano l’unica fonte di approvvigionamento d’acqua.

 

Inoltre, la spettacolarità che ancora oggi lascia del tutto senza fiato chi abbia la fortuna di poter visitare queste meraviglie naturali, era stata interpretata dai Maya in chiave divina. Credevano che i cenotes fossero le porte d’ingresso allo Xibalbail mondo in cui vivevano, secondo le loro credenze, gli dei e glispiriti dei defunti. Per questo le cerimonie e i rituali Maya venivano sempre celebrati nei pressi di un cenote.

 

Per gli amanti dell’avventura

Il termine cenote deriva proprio dalla parola Maya “D’zonot“, che indicava appunto i luoghi in cui era possibile trovare dell’acqua e significava anche “abisso”. I cenotes possono essere stretti e simili a delle cascate oppure ampi, come piscine naturalidi differenti dimensioni e al loro interno ci sono passaggi subacquei che permettono di spostarsi da una grotta all’altra.

 

Immergersi nei cenotes è quindi un’esperienza imperdibile per chi ami praticare lo snorkeling, non solo per questo dedalo di passaggi segreti in cui nuotano pesci unici e coloratissimi, ma anche per le meravigliose formazioni di stalattiti e di stalagmiti che vi si possono ammirare, alcune grandi come una matita, altre imponenti come un albero ad alto fusto.