Skip to content

Curiosità, consigli e approfondimenti da bere tutti d’un fiato

Quale alimentazione seguire in caso di infezione di Helicobacter Pylori?

Helicobacter Pylori
CURIOSITÀ, SCIENZE

Stando ai dati dell’Istituto superiore di sanità si stima che Helicobacter pylori sia presente nello stomaco di circa 25 milioni di italiani, ma nella maggior parte dei casi senza provocare sintomi. L’alimentazione gioca un ruolo terapeutico importante, perché evitando alcuni cibi si può tenere sotto controllo l’aumento della secrezione di succhi gastrici, che esercitano una pressione sullo stomaco favorendo il reflusso gastrico.

Ma prima di parlare di alimentazione e terapia, cerchiamo di comprendere meglio questo batterio.

Cos’è l’Helicobacter Pylori?

Si tratta di un batterio in grado di sopravvivere, a discapito di tutte le aspettative, nell’ambiente acido dello stomaco grazie ad un enzima, l’ureasi, che gli permette di ridurre l’acidità nello stomaco, addirittura creando attorno a sé un microambiente alcalino in cui proliferare ed “eludere la sorveglianza” del sistema immunitario.

Deve il nome alla forma a spirale e alla sede in cui si insinua, il piloro, il punto di passaggio dallo stomaco all’intestino.

Come si prende Helicobacter Pylori?

Si stima che circa il 90% delle ulcere duodenali e l’80% di quelle gastriche siano di origine infettiva. L’Helicobacter Pylori è presente nelle feci, nella saliva e sulla placca dentale e può essere trasmesso da un soggetto all’altro, con trasmissione oro-fecale, in particolare se le condizioni igieniche non sono ottimali. Le infezioni tendono a verificarsi nell’ambito familiare ed in soggetti che vivono in comunità chiuse o strutture di assistenza.

Quali sono i sintomi che accusa chi “ospita” Helicobacter Pylori?

Come già detto, non sempre la presenza di questo batterio provoca dei sintomi, tuttavia qualora il processo infiammatorio gastrico si intensifichi si possono avere sintomi come:

  • bruciore addominale, soprattutto a digiuno
  • dolore addominale
  • nausea e vomito
  • reflusso gastroesofageo
  • diarrea
  • inappetenza
  • eruttazione frequente
  • gonfiore
  • perdita di peso
  • fame al mattino
  • alitosi

Quale alimentazione seguire in caso di infezione da Helicobacter Pylori?

In affiancamento alla terapia medica, in presenza di gastrite o ulcera, è importante adottare un corretto stile di vita ed una sana alimentazione.

Cibi da eliminare:
  • caffè, anche quello decaffeinato,
  • thè
  • alcol
  • bevande gassate
  • spezie
  • cibi fritti
  • alimenti molto grassi e quelli zuccherini
  • cibi in scatola
  • insaccati e formaggi
  • cibi affumicati.
Consigli alimentari:
  • Assumere frutta e verdura, che possono contrastare l’ipersecrezione acida
  • Sì ad acidi grassi polinsaturi, di tipo omega3 e omega 6
  • Integrare Vitamina C e Zinco, che aiutano la riparazione dell’epitelio danneggiato
  • Aumentare il consumo di fibra, poiché terapie con antiacidi potrebbero provocare stitichezza.

È consigliato mangiare poco e spesso, evitando porzioni abbondanti ed evitando di saltare i pasti, perché, in tal caso lo stomaco è portato a secernere acidi che non possono essere assorbiti in assenza di cibo.

Inoltre, è utile sapere che gli alimenti troppo caldi o troppo freddi e i cibi salati tendono a creare un surplus di secrezione gastrica. Infine, meglio cucinare con metodi di cottura leggeri (vapore, in padella con cotture brevi, griglia).

Attenzione anche a masticare lentamente per favorire la digestione.

Acqua Uliveto, in quanto bicarbonato-alcalino-calcica e ricca di solfati, riesce a mantenere in equilibrio gli acidi gastrici, soprattutto durante la digestione, in cui stimola la circolazione sanguigna della parete gastrica aumentando l’afflusso di sangue nello stomaco, consentendo così la naturale produzione di succhi digestivi.

Leggi QUI per approfondire l’argomento.