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Curiosità, consigli e approfondimenti da bere tutti d’un fiato

L’epoca d’oro delle terme, tra luoghi antichi e artisti che hanno fatto la storia

L’epoca d’oro delle terme, tra luoghi antichi e artisti che hanno fatto la storia
CURIOSITÀ

Sebbene il culto dell’acqua sia sempre esistito andando di pari passo con la stessa esistenza dell’uomo, le cosiddette terme, intese come stabilimenti balneari, furono realizzate per la prima volta in epoca romana, nel 25 a.C., dall’architetto Marco Vipsanio Agrippa, durante l’impero di Ottaviano Augusto. Da allora iniziò una vera e propria corsa alla costruzione di stabilimenti sempre più belli e sfarzosi, che dessero lustro a questo o quell’imperatore e al suo regno. E il territorio italiano, d’altronde, così come parte di quello del resto d’Europa, è sempre stato caratterizzato da un’intensa attività geotermica, senza la quale le acque termali non avrebbero la possibilità di arricchirsi dei loro preziosi elementi e sgorgare in superficie.

Tutti noi, almeno una volta, abbiamo goduto nell’atmosfera e delle proprietà benefiche delle acque termali, ma forse non tutti sanno che in passato, e molto probabilmente anche ai giorni nostri, gli stabilimenti termali sono stati teatro di amori e passioni, spesso clandestine, della nobiltà e dell’alta borghesia europee.

Da Maupassant a Kafka, artisti innamorati delle terme

Secondo Giuseppe Scaraffia, scrittore e accademico torinese, «A lungo le terme sono state un’oasi in cui la società si riposava delle sue rigidezze. I contorni di classe si smussavano, le cortigiane venivano omaggiate come delle signore e gli amori clandestini erano all’ordine del giorno. Sicuramente un effetto dell’importanza assunta dal corpo, ma anche dei vapori, del calore delle acque e del rilassamento prodotto dai massaggi».

Guy de Maupassant, alle terme di Chatel-Guyon, in Francia, rimase completamente rapito dalla bellezza di un’inserviente, e la sedusse. A Marienbad, a circa 170 km da Praga, Goethe si innamorò perdutamente di una bellissima e per lui, ormai anziano, troppo giovane ragazza che lo rifiutò.

Dello stesso stabilimento termale parla anche Franz Kafka, dicendo che nonostante si sentisse ancora più solo in quel luogo, non gli sarebbe dispiaciuto soggiornarvi per qualche mese per decidere se andare a vivere con la fidanzata Felice Bauer, cosa che non si realizzò mai, data la ritrosia dell’autore a condividere la vita con chiunque, perfino con lei.

E anche Proust, Svevo, Hesse e Agatha Christie

Marcel Proust invece ricorda il suo soggiorno termale in compagnia della madre e del fratello soprattutto per il buon cibo: «Qui abbiamo almeno cinque portate a ogni pasto, entremets al mattino, entremets alla sera, insomma una cucina divina e gargantuesca, in quantità gigantesche e con raffinatezze deliziose». Anche Louis-Ferdinand Céline, mentre soggiornava alle terme di Baden-Baden, in Germania, nonostante si trovasse in pieno periodo di guerra (era il 1944), ne decantava il buon cibo: «Burro, uova, caviale, marmellata, salmone, cognac, Mumm».

Le terme di Baden, in Svizzera, hanno invece ospitato Hermann Hesse, che qui addirittura scrisse un libro, La cura, una riflessione sul rapporto tra anima e corpo in cui l’autore ironizza su se stesso. E proprio soggiornando alle terme, la celebre autrice di gialli Agatha Christiefece perdere le sue tracce, in occasione della separazione dal marito.

La polizia la ritrovò all’Hotel Hydropathic, dello stabilimento termale di Harrogate, nel Regno Unito, mentre si godeva il suo soggiorno come se niente fosse. Si narra che addirittura non riconobbe il marito quando lo rivide. Il potere miracoloso delle terme!