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Curiosità, consigli e approfondimenti da bere tutti d’un fiato

Malattie rare dell’osso, conosciamole meglio.

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CURIOSITÀ, SALUTE E BENESSERE

L’Unione Europea definisce malattie rare quelle che colpiscono 5 individui su 10.000. Al momento sono state inquadrate quasi 400 diverse forme di malattie rare dell’osso.

Anche se ciascuna patologia colpisce un numero relativamente piccolo di persone, gli ammalati complessivi di malattie rare sono molti, visto che si parla di due milioni di persone soltanto in Italia.

Tra le malattie rare sono particolarmente insidiosi i disturbi genetici che riguardano il sistema scheletrico, che nascono da anomalie dei complicati processi dello sviluppo delle ossa, dalla crescita al mantenimento dell’equilibrio scheletrico e sono molto difficili da inquadrare clinicamente e da curare.

Quali sono le malattie rare dell’osso?

Vediamone alcune.

IPOFOSFATASIA (HPP)

Si tratta di una malattia rara dell’osso metabolica congenita, causata da una riduzione o da una perdita di funzione dell’enzima fosfatasi alcalina. I pazienti presentano difetti nella mineralizzazione scheletrica, rachitismo, osteomalacia, fratture da fragilità, pseudofratture da stress, anomalie scheletriche e altre complicanze (convulsioni, compromissione respiratoria, anomalie dentarie, nefrocalcinosi, condrocalcinosi, debolezza e dolore cronico).

Vi sono 6 forme cliniche di HPP: prenatale benigna, perinatale, neonatale, infantile, dell’adulto e odonto-ipofosfatasia, quest’ultima a interessamento esclusivamente dentario.

RACHITISMO IPOFOSFATEMICO LEGATO AL CROMOSOMA X (XLH) 

Questa malattia rara dell’osso è congenita ed è caratterizzata da eccessiva perdita renale del fosfato e conseguente ipofosfatemia cronica.

I pazienti adulti con XLH possono presentare manifestazioni cliniche molto variabili, che vanno da forme lievi a forme più gravi, le quali comprendono: osteomalacia, fratture da fragilità e pseudofratture, deformità ossee, dolore osseo, malattie dentali, entesopatie (calcificazioni dei legamenti e giunzioni teno-ossee), debolezza muscolare, malattie articolari degenerative, rigidità, ridotta mobilità articolare e fisica, perdita dell’udito.

OSTEOMALACIA ONCOGENICA (TIO)

È una patologia rara causata da un tumore mesenchimale fosfaturico benigno che secerne fosfatonine con conseguente eccessiva escrezione urinaria di fosfato.

Generalmente esordisce in età adulta, raramente in età pediatrica.

La terapia, dove possibile, è la resezione chirurgica del tumore, ma se la lesione non è localizzabile o difficilmente aggredibile, è necessaria una terapia medica con fosfati e vitamina D attiva.

OSTEOGENESI IMPERFETTA (OI)

Include una famiglia di malattie genetiche rare caratterizzate da un’alterazione del tessuto connettivo, e in particolare del collagene di tipo 1, che rende le ossa più suscettibili a deformità e fratture. Si sospetta una OI in caso di fratture ricorrenti traumatiche nella stessa sede, oppure di fratture non traumatiche o causate da traumi lievi.

Questa fragilità ossea può essere associata ad anomalie di colore e struttura dei denti, iperlassità delle articolazioni, ridotta crescita staturale, progressive deformità ossee, alterazioni dell’udito.

FIBRODISPLASIA OSSIFICANTE PROGRESSIVA (FOP)

È una malattia rara ereditaria del tessuto connettivo, caratterizzata da malformazioni congenite degli alluci e dalla progressiva formazione di tessuto osseo mineralizzato in siti extrascheletrici e nei tessuti molli.

L’insorgenza della patologia è inevitabile e non prevedibile e avviene in conseguenza a un singolo episodico microtrauma del tessuto molle (microlesioni, iniezioni intramuscolari, infezioni virali, stretching muscolare, cadute), innescando il processo di formazione ossea ectopica che trasforma in maniera progressiva e inarrestabile i muscoli scheletrici, i tendini, i legamenti, le fasce e le aponeurosi in osso, rendendo impossibile il movimento.

MALATTIA DI GAUCHER (GD)

È una malattia ereditaria del metabolismo dovuta al deficit dell’enzima glucocerebrosidasi.

Ci sono 3 forme cliniche di malattia di Gaucher. La sintomatologia può comprendere ingrandimento simultaneo del fegato e della milza, problemi ossei (osteopenia, crisi dolorose, lesioni osteolitiche con fratture), ritardo dell’accrescimento, pubertà ritardata, ecchimosi.

La diagnosi avviene tramite analisi del DNA e/o analisi enzimatica dei globuli bianchi.

RACHITISMO IPOFOSFATEMICO AUTOSOMICO RECESSIVO (ARHR)

L’ARHR può esordire durante l’infanzia con i segni tipici del rachitismo: bassa statura, dolore osseo e deformità scheletriche; oppure in età adulta, manifestandosi con dolore osseo, osteomalacia, affaticamento, debolezza muscolare e fratture ossee ricorrenti.

RACHITISMO IPOFOSFATEMICO EREDITARIO CON IPERCALCIURIA (HHRH)

L’HHRH è caratterizzato da un’eccessiva perdita renale di fosfato, con conseguente ipofosfatemia.

Clinicamente può manifestarsi con calcoli renali, nefrocalcinosi, rachitismo/osteomalacia, ritardo della crescita, bozze frontali, aumento delle fratture, dolore osseo, ipotonia, debolezza muscolare, difficoltà a camminare e a stare in piedi.

MASTOCITOSI (MC)

La Mastocitosi è una malattia caratterizzata da un’anomala proliferazione e un accumulo di mastociti. Se questi sono limitati alla cute si parla di Mastocitosi Cutanea (MC); quando invece si trovano nel midollo osseo, tratto gastrointestinale, polmone, fegato, milza e linfonodi, si parla di Mastociti Sistemica (MS).

Le manifestazioni cliniche variano molto, a partire da vampate di calore o rossore del volto, mal di testa, stanchezza, ipotensione arteriosa, nausea, diarrea, dolori addominali e osteoporosi.

La Mastocitosi viene diagnosticata attraverso la valutazione delle lesioni cutanee; nei casi in cui queste non siano presenti la diagnosi è più difficile e spesso giunge dopo valutazioni allergologiche eseguite per frequenti episodi anafilattici.

OSTEOCONDROMI MULTIPLI EREDITARI (HMO)

Gli osteocondromi sono tumori ossei ricoperti di cartilagine che crescono verso l’esterno dalle estremità delle ossa lunghe o dalla superficie delle ossa piatte (bacino, scapola).

Clinicamente gli osteocondromi crescono di dimensioni e piano piano si ossificano durante lo sviluppo scheletrico, smettendo di crescere con la maturità scheletrica.

DISPLASIA FIBROSA DELL’OSSO (FD)

La Displasia Fibrosa dell’Osso (FD) è una displasia scheletrica primitiva benigna rara, caratterizzata dalla progressiva sostituzione del tessuto e del midollo ossei da parte di tessuto connettivo fibroso, con perdita di funzionalità.

Le lesioni possono essere isolate e colpire un singolo segmento osseo, con esordio doloroso o con una frattura patologica diagnosticata tra i dieci e i trent’anni, oppure possono interessare più ossa, risultando così gravemente invalidanti e causando dolore, fratture, deformità o cecità e sordità, con esordio dei primi sintomi prima dei dieci anni di età.

CALCINOSI TUMORALI IPERFOSFATEMICHE FAMILIARI (HFTC)

Le Calcinosi Tumorali sono caratterizzate dalla deposizione progressiva di cristalli di fosfato di calcio di varia dimensione in prossimità delle articolazioni (come gomiti, scapole, anche e caviglie), nei tessuti molli e talvolta nelle ossa. Questa patologia si manifesta principalmente in età giovanile.

*Fonte FONDAZIONE FIRMO