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Curiosità, consigli e approfondimenti da bere tutti d’un fiato

Il ritorno alla routine invernale fa riaffiorare stress e sintomi del reflusso gastroesofageo?

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CURIOSITÀ, SALUTE E BENESSERE
L’estate è ormai un lontano ricordo e se stress e reflusso gastroesofageo sono tornati a darvi fastidio probabilmente la causa è del solito stile di vita frenetico. Insomma, molto probabilmente, non sono bastati i buoni propositi di settembre per prendervi cura del vostro benessere come magari facevate durante le vacanze.

Per evitare di dover arrivare alle prossime vacanze per godere di un po’ di relax e dare tregua al vostro organismo, vi riportiamo qualche consiglio dei medici AIGO, Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Digestivi Ospedalieri.

Fare pasti leggeri e regolari.

Curare l’alimentazione è la prima pratica consigliata, a partire dalla colazione. È bene poi ridurre il consumo di carne ed evitare i cibi troppo grassi. Meglio privilegiare alimenti ricchi di fibre e proteine ed evitare cibi piccanti e speziati. Evitare anche aglio, cipolla, agrumi, pomodori, cioccolato, tè e caffè, nonché le bevande gassate e alcolici.

Se è possibile pranzare in ufficio con un pasto portato da casa, sono preferibili alimenti leggeri, in grado di saziare, senza appesantire.

Per aiutare la digestione è consigliata una breve passeggiata dopo il pasto e assumere acque bicarbonato-calciche, come Uliveto, che stimola la produzione dei succhi digestivi, facilitando l’assimilazione dei cibi ed attenuando il senso di pesantezza.

Dare spazio all’attività sportiva

L’intestino viene definito il nostro “secondo cervello”, ciò significa che ansia e stress influiscono moltissimo non solo sul benessere emotivo, ma anche su quello fisico.

Per questo l’attività fisica e le pratiche di rilassamento (esercizi di respirazione e meditazione, yoga e pratiche di mindfulness) sono di supporto per allentare le tensioni e favorire anche il benessere intestinale.

Non va dimenticato, inoltre, che lo sport aiuta a controllare il peso, e chi soffre di reflusso gastroesofageo deve fare attenzione ai chili in eccesso, che possono fare pressione sull’addome, spingendo in alto lo stomaco e causando il reflusso acido.

Ma cos’è il reflusso gastroesofageo e cosa lo provoca?

Si tratta di un disturbo causato da un anormale reflusso dei succhi gastrici che risalgono la parete dell’esofago.

L’esofago è posizionato in modo da favorire la forza di gravità, che, quando siamo in posizione eretta, aiuta a spingere in basso il reflusso, neutralizzandone l’acidità. Tuttavia, durante il riposo notturno il reflusso permane per lungo tempo nell’esofago provocando i danni maggiori, infiammando la mucosa esofagea, fino a provocare (nei casi più gravi) lesioni o ulcerazioni.

Stress e una cattiva alimentazione, per quanto non siano causa della malattia, possono accentuare i sintomi e dare complicanze.

Quali sono i sintomi più frequenti di reflusso gastroesofageo?

Bruciore, che sale dalla bocca dello stomaco fino alla gola; rigurgito; acidità; eruttazioni ripetute.

Sintomi che ricorrono solitamente dopo i pasti, soprattutto se sono stati abbondanti.

Il reflusso gastro-esofageo può essere anche causa di disturbi respiratori, singhiozzo continuo, bronchite asmatica, nonché disturbi otorino-laringoiatrici, e persino di perdita dello smalto dentale.