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BUONA TAVOLA E DIGESTIONE
Sappari: il segreto giapponese
«Hara hachi bu» dicono i giapponesi: ossia, in parole povere, “alzati da tavola con la pancia piena all’80%”. E si sa che i giapponesi sono tra i popoli più longevi al mondo. Non solo: la loro cucina è una delle più apprezzate, oltre che essere salutare. Il segreto? In giapponese è definito sappari che, tradotto nella nostra lingua, è un concetto che indica una cucina pulita, ordinata e leggera. Nella sostanza, una cucina che non altera le materie prime, basata sul consumo a crudo (in particolare del pesce) o, al massimo, con cotture molto rapide e senza grassi. Un’alimentazione di questo genere difficilmente può dar luogo a gonfiore, pesantezza e acidità dopo i pasti: tutti sintomi che, in Italia, affliggono circa il 30% della popolazione.
Dispepsia, questa sconosciuta
Ma non siamo il popolo della rinomata cucina mediterranea, una delle più salutari al mondo? La risposta è certamente sì, ma qualcosa è cambiato rispetto al passato. Il consumo di alimenti sempre più lavorati, raffinati e manipolati ha in parte tolto freschezza e genuinità ai nostri cibi; molti dei prodotti che consumiamo abitualmente non sono nemmeno di origine italiana e la presenza di carne rossa sulle nostre tavole è aumentata a dismisura negli ultimi cinquant’anni. Insomma, nelle nostre abitudini quotidiane, della tradizionale dieta mediterranea è rimasto ben poco. Se a questo aggiungiamo i ritmi di vita sempre più psicologicamente stressanti e frenetici, accompagnati da un lavoro il più delle volte sedentario, otteniamo un cocktail esplosivo che, per il nostro apparato digerente, si traduce in una sola parola: dispepsia, cioè difficoltà digestiva.
Dedichiamo più tempo a noi stessi
Cosa fare dunque per arginare il problema? Se vi capita frequentemente di alzarvi da tavola con quel fastidioso senso di pesantezza o con una certa acidità di stomaco, il vostro organismo vi sta dicendo che è ora di modificare qualche abitudine. Ciò non significa rinunciare al gusto ma semplicemente avere qualche accortezza in più. Spesso, infatti, i problemi digestivi possono essere dovuti a una concomitanza di fattori: alimentazione, certo, ma anche eccessiva sedentarietà e stress. Se per esempio il vostro lavoro vi porta a passare l’intera giornata seduti davanti a una scrivania e di andare in palestra non volete proprio saperne, provate a camminare almeno mezz’ora al giorno: alla lunga il vostro metabolismo si risveglierà e sarà più facile non incorrere in problemi digestivi. Se i vostri ritmi sono molto stressanti, imponetevi di dedicare almeno mezz’ora al giorno a voi stessi, per rilassarvi o fare qualunque cosa vi faccia sentire bene: anche il vostro stomaco vi ringrazierà.
Proviamo a cambiare!
La vostra alimentazione è già sana, ma ciononostante avete problemi digestivi? Dopo aver escluso eventuali intolleranze, provate a capire se c’è qualche abitudine alimentare non corretta. Per esempio: mangiate la frutta durante i pasti? Provate a consumarla da sola in altri momenti della giornata. Abbinate le proteine ai carboidrati raffinati (per esempio carne e pane), oppure più alimenti proteici contemporaneamente? Provate a consumarli in pasti differenti: assumere in uno stesso pasto alimenti che richiedono processi digestivi differenti può rallentare la digestione. Provate anche a eliminare l’alcol perché talvolta può prolungare i tempi di digestione. Non dimenticate di introdurre la giusta quantità di acqua anche a tavola: uno, due bicchieri sono la quantità ideale e per facilitare i processi digestivi. Meglio prediligere un’acqua dal buon contenuto in bicarbonati. E ricordate sempre la buona norma di bere a sufficienza durante tutto l’arco della giornata:1,5-2 litri sono la quantità giornaliera consigliata. Ma soprattutto, cercate di alzarvi da tavola Hara hachi bu, con un angolino ancora libero nella pancia.
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