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Curiosità, consigli e approfondimenti da bere tutti d’un fiato

Uliveto sostiene la campagna Ora pOSSO di AMGEN

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SALUTE E BENESSERE, CURIOSITÀ

La campagna Ora pOSSO mira a migliorare la conoscenza e la prevenzione della fragilità ossea correlata alle terapie ormonali adiuvanti nelle donne con tumore al seno.

Uliveto da anni si impegna a comunicare, al fianco di associazioni mediche e sportive, l’importanza della salute delle ossa a tutte le età, in particolar modo nelle donne in menopausa e con fragilità ossea.

La campagna “Ora pOSSO le donne con tumore al seno contro la fragilità ossea” rafforza il dialogo con le pazienti e l’impegno per informarle su come proteggere la qualità delle ossa, grazie a trattamenti mirati alla prevenzione delle fratture, con un focus sull’importante supporto fornito da un’alimentazione bilanciata e i giusti apporti di calcio e vitamina D.

Ora pOSSO, nato su iniziativa di Amgen, Europa Donna Italia e F.I.R.M.O., si basa sull’impegno condiviso di un network sempre più esteso, del quale fanno ora parte anche ROPI (Rete Oncologica Pazienti Italia), Susan G. Komen Italia, W4O (Women for Oncology) e Acqua Uliveto.

Questa edizione della campagna richiama in modo particolare l’attenzione sul ruolo dell’alimentazione, che per le pazienti in terapia ormonale adiuvante è particolarmente importante, infatti è bene che esse seguano una dieta equilibrata, che permetta la giusta integrazione di calcio e vitamina D.

A livello scheletrico la riduzione repentina dei livelli di estrogeni, indotta dalle terapie ormonali adiuvanti, espone le pazienti a un’alterazione della qualità ossea e a un maggiore riassorbimento osseo, con aumento del rischio di fratture da fragilità anche per traumi minori, spesso anche con valori di densità minerale ossea normali. Per questo è importante intervenire in maniera tempestiva con terapie in grado di ridurre fino al 50% il rischio di fratture da fragilità.

«L’improvvisa riduzione degli estrogeni causata dalle terapie ormonali adiuvanti ha forti ripercussioni sulla salute in generale e su quella delle ossa in particolare, perché questi ormoni hanno un ruolo fondamentale nel processo di rimodellamento osseo», spiega Maria Luisa Brandi, Presidente dell’Osservatorio Fratture da Fragilità (OFF) «infatti causano fragilità ossea e fanno impennare il rischio di fratture anche in seguito a minimi traumi. 

L’avambraccio è statisticamente quello che ne fa maggiormente le spese, ma tutte le ossa diventano più fragili. Queste pazienti vanno sottoposte ad un’analisi attenta del metabolismo osseo, per verificare i parametri di rimodellamento osseo, che solitamente in questi casi sono molto elevati. 

Quando una donna deve seguire una terapia ormonale adiuvante cronica per almeno 5 anni e in alcuni casi può arrivare a 10, è indispensabile che venga anche impostata una terapia antiriassorbitiva in grado di prevenire le fratture nel momento stesso dell’inizio della terapia ormonale».

Secondo la ricerca di Europa Donna, l’87% delle pazienti sa che la nutrizione può essere un prezioso alleato per la salute delle ossa e il 97% è consapevole dell’importanza di calcio e vitamina D per il benessere delle ossa, ma solo il 58% segue una dieta mirata dopo la diagnosi di tumore al seno.

«I pilastri che si affiancano alle terapie antiriassorbitive per contrastare la fragilità ossea indotta nelle donne con tumore al seno in terapia ormonale adiuvante sono una dieta bilanciata, che assicuri calcio e vitamina D, fondamentali per la salute delle ossa,  se necessario e secondo un piano di integrazione stabilito dallo specialista l’uso di integratori per garantire l’apporto di queste sostanze e una moderata ma regolare attività fisica, che aiuta a stimolare  i tessuti muscolo scheletrici  e contribuisce a ridurre il rischio di cadute e fratture.»

Avverte Lucilla Titta, nutrizionista, coordinatrice del progetto SmartFood, programma di ricerca in Scienze della nutrizione promosso dall’Istituto Europeo di Oncologia.

«A partire dai 25 anni l’alimentazione è sempre importante per la salute delle ossa delle donne. E lo diventa ancora di più per le pazienti con tumore al seno in terapia ormonale adiuvante che hanno un aumentato fabbisogno di calcio da 800 mg a 1.200 mg al giorno: combinare agli integratori un’alimentazione mirata diventa una necessità assoluta.»

Quali sono gli alimenti che possono aiutare ad integrare il calcio e vitamina D?

Oltre ai latticini sono tanti gli alimenti vegetali ricchi di calcio che possono contribuire a una dieta bilanciata: per esempio cavolo nero, semi di sesamo, fagioli di soia, mandorle e fichi secchi.

Anche bere un’acqua calcica come Uliveto rappresenta una buona fonte di calcio, preziosa e, in quanto acqua minerale, priva di calorie. Il Ministero della Salute, tramite il decreto n. 4311 del 15-7-2019, riconosce che «La quantità di calcio presente nell’acqua minerale Uliveto partecipa alla integrazione del fabbisogno giornaliero di calcio per la salute delle ossa».

Per fare scorta di vitamina D, bisogna dare spazio a tavola al pesce (in particolare spigola, sgombro, triglie, alici) e uova. Anche i funghi giapponesi Shiitake sono un’ottima fonte di vitamina D.

Potete trovare maggiori informazioni sulla campagna Ora pOSSO sulla pagina Facebook di Europa Donna Italia e sul sito ufficiale.