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Curiosità, consigli e approfondimenti da bere tutti d’un fiato

Cause e sintomi della pancreatite

pancreatite
SCIENZE

Parliamo di quali sono le cause ed i sintomi della pancreatite e come si trattano, ma prima di farlo comprendiamo meglio il ruolo del pancreas nel nostro organismo.

Il pancreas è una ghiandola posta nella parte posteriore dell’addome, dietro lo stomaco e sotto il fegato, che garantisce una doppia funzione:

  • esocrina (la principale) importante per la produzione di enzimi utilizzati per la digestione dei grassi alimentari e carboidrati;
  • endocrina con la produzione di insulina e glucagone che regolano i valori di glicemia nel sangue.

Cos’è la pancreatite?

La pancreatite è un’infiammazione del pancreas, che può essere acuta oppure cronica.

La pancreatite acuta insorge in modo improvviso, con forte dolore alla bocca dello stomaco che può irradiarsi in regione dorsale. Al dolore sono spesso associati nausea e vomito. L’intensità del dolore porta il paziente a recarsi in un pronto soccorso con conseguente ricovero ospedaliero. La durata dell’infiammazione è variabile potendo anche durare settimane.

Si distinguono forme edematose, con favorevole e rapido decorso clinico, da forme più serie, che raramente possono portare ad un’evoluzione dell’infiammazione in senso necrotico-emorragico e per questo comportare rischi potenzialmente seri per la salute.

Cosa provoca la pancreatite acuta?

Tra le cause della pancreatite acuta la ragione più frequente è data dalla presenza di calcoli biliari, con ostruzione del flusso biliare. Meno frequente, tuttavia rilevante, è l’azione tossica di alcoolici dopo abusi alimentari.

La diagnosi di pancreatite acuta non è difficile, essendo sospettata dalle caratteristiche del dolore e confermata da esami di laboratorio specifici, in particolare da un forte incremento di amilasi e lipasi nel sangue.

Un’ecografia addome e successivamente una TAC servono per confermare la diagnosi e definire l’entità e la gravità dell’infiammazione. La risonanza magnetica completa l’iter diagnostico per verificare la presenza di calcoli nella cistifellea e nelle vie biliari.

Come si tratta la pancreatite acuta?

Da un punto di vista terapeutico la pancreatite acuta comporta inizialmente un digiuno assoluto, un’adeguata idratazione parenterale e l’utilizzo di farmaci antidolorifici.

La terapia antibiotica è indicata solo in caso di una forma necrotico-emorragica. Bisogna fare attenzione ai valori glicemici che possono aumentare in modo significativo.

In presenza di calcoli nella via biliare questi vanno rimossi con una particolare metodologia endoscopica chiamata ERCP. L’asportazione chirurgica della cistifellea completa l’iter terapeutico per evitare la possibilità di ricadute. Le forme alcooliche richiedono la stessa terapia tranne gli aspetti endoscopici e chirurgici non necessari in questo caso.

Cause e sintomi della pancreatite cronica.

La pancreatite conica è caratterizzata invece da un’infiammazione prolungata o da ripetuti eventi infiammatori a carico del pancreas.

Questa forma è più spesso associata ad un abuso cronico di alcoolici, meno frequenti sono invece cause autoimmuni o genetiche.

Anche in questo caso il dolore addominale è il sintomo più rilevante sebbene si presenti in modo più occasionale e talvolta risulti di notevole intensità. Altri sintomi sono:

  • Dolore nella parte superiore dell’addome, associato ad un’inspiegabile perdita di peso.
  • Mancanza di appetito.
  • Difficoltà digestive con comparsa di steatorrea (feci grasse, untuose, specie in concomitanza di pasti copiosi ad alto contenuto lipidico).

Vi possono essere anche periodi di assenza di una sintomatologia significativa, soprattutto all’esordio della patologia. Nel caso di una grave compromissione funzionale del pancreas, vi possono essere problemi cronici nella digestione dei grassi e lo sviluppo di un diabete secondario.

Da un punto di vista diagnostico gli esami di laboratorio in questo caso possono avere meno importanza rispetto alle pancreatiti acute, mentre sono fondamentali TAC e risonanza magnetica, che possono mettere in evidenza calcificazioni pancreatiche e definire lo stato di sofferenza infiammatoria dell’organo.

La terapia prevede una astensione assoluta dagli alcoolici e il ricorso a farmaci antidolorifici.

Gli enzimi pancreatici sostitutivi sono necessari nei casi di insufficienza pancreatica o per controllare meglio il dolore pancreatico. Antidiabetici orali o insulina diventano necessari in caso di diabete. In generale una buona idratazione del paziente è una misura sempre auspicabile.

Per approfondire le abitudini alimentari consigliate a chi ha sofferto e soffre di pancreatite leggi QUI.