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A chi serve la dieta priva di glutine?
Nell’opinione pubblica si è fatta strada la convinzione che una dieta priva di glutine possa (o debba) essere utilizzata da tutti. A prescindere da disturbi o patologie questa dieta avrebbe proprietà benefiche per la salute.
È bene ribadire che questo messaggio non è supportato da evidenze scientifiche. La dieta priva di glutine certamente non rappresenta un pericolo per la salute, ma allo stesso tempo non è da raccomandare a chi non ha alcun disturbo o patologia correlata con glutine o grano.
Cos’è il glutine?
L’origine della parola è latina e significa colla, infatti il glutine conferisce agli impasti viscosità, elasticità e coesione. Questo elemento consente la panificazione dei prodotti da forno, perché ha la capacità di trattenere i gas sprigionati dalla fermentazione dell’impasto e permette alla massa di gonfiarsi.
Il glutine è una sostanza formata da proteine insolubili tipicamente contenuta in alcuni cereali, soprattutto nel grano o frumento e simili (spelta, farro, triticale, kamut), ma anche nella segale, nell’orzo e spesso nell’avena.
A chi serve la dieta priva di glutine?
A chi soffre di celiachia o di intolleranze al glutine. Se desideri approfondire l’argomento in questo articolo abbiamo precedentemente parlato di celiachia
La malattia celiaca colpisce circa l’1% della popolazione italiana, può riguardare tutte le età e viene diagnosticata con test molto specifici. La celiachia causa un malassorbimento delle sostanze nutritive e può determinare disturbi talvolta seri.
Viene curata con l’eliminazione assoluta del glutine dalla dieta (pasta, pane e dolci con farina di grano) per tutta la vita, e questo stile alimentare porta, nella maggior parte dei casi, ad una remissione della malattia.
L’intolleranza al glutine non celiaca è più difficile da inquadrare da un punto di vista epidemiologico (in assenza di marcatori diagnostici specifici) e potrebbe riguardare una fetta ben più ampia della popolazione. È una condizione in cui la malattia celiaca è stata esclusa, ma il paziente giova ugualmente dell’esclusione del glutine dalla dieta.
Mentre per la malattia celiaca è previsto un piccolo contributo economico mensile per l’approvvigionamento dei prodotti senza glutine, questa risorsa non è disponibile per l’altra condizione.
Quali alimenti non contengono glutine?
Non tutti i cereali contengono glutine, ne sono privi il riso integrale, il miglio, il grano saraceno, la quinoa ed il mais. Oltre, ovviamente a pesce, carne e verdure.
Pranzi e cene in famiglia o in ristorante rappresentano per chi è realmente intollerante al glutine un potenziale problema, con possibili imbarazzi e rinunce.
Considerata la diffusione di queste problematiche, sempre più ristoranti si sono dotati di menù per celiaci ed intolleranti. Inoltre, sono ormai disponibili in commercio molti prodotti senza glutine con una qualità nettamente migliore rispetto al passato.
Per chi soffre di celiachia o intolleranza al glutine è importante mantenere l’organismo costantemente idratato, prediligendo l’assunzione di un’acqua che possegga un equilibrato contenuto di minerali in grado di giovare al buon funzionamento gastrointestinale e all’assorbimento dei cibi ingeriti. Uliveto, con i suoi preziosi minerali, facilita l’assorbimento intestinale delle sostanze nutritive.
In questo articolo puoi saperne di più sulle Intolleranze alimentari