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Curiosità, consigli e approfondimenti da bere tutti d’un fiato

Reflusso: Alimentazione consigliata per chi ne soffre

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SALUTE E BENESSERE, CURIOSITÀ

Che ruolo ha l’alimentazione nella qualità della vita di chi soffre di reflusso gastroesofageo? Inevitabilmente, un ruolo significativo perché i cibi che si assumono possono determinarne cause, terapia e prevenzione.

In questo articolo vi abbiamo precedentemente parlato dei disturbi causati dalla difficoltà di deglutizione (disfagia), che possono comportare conseguenze potenzialmente molto serie sul piano nutrizionale.

Quali sono i sintomi del reflusso gastroesofageo?

Il reflusso gastroesofageo è un fenomeno causato dalla risalita dei succhi gastrici dallo stomaco i cui acidi irritano esofago e gola. Sporadicamente è un evento che può interessare molte persone, ma quando si cronicizza diventa una vera e propria malattia. Secondo alcune statistiche colpisce, nei paesi industrializzati, tra il 20 e il 40% delle persone di età compresa tra i 45 e i 64 anni.

Gli effetti provocati dal reflusso gastroesofageo sono:

  1. Bruciore dietro lo sterno 
  2. Rigurgito di acido nella gola e nella bocca
  3. Difficoltà a deglutire 
  4. Tosse
  5. Nausea

Perché viene il reflusso gastroesofageo?

Tra i fattori che ne determinano la comparsa ci sono:

  • obesità
  • fumo
  • ernia ietale
  • stress 
  • gravidanza
  • alimentazione poco sana

Qual è l’alimentazione consigliata per chi soffre di reflusso gastroesofageo?

Come detto, il cibo ha un ruolo importante nella prevenzione e nella cura del reflusso, gli esperti concordano sull’importanza di assumere alimenti contenenti fibre e sulla necessità di bere molto durante i pasti, in particolar modo un’acqua bicarbonato-calcica, come Uliveto, che stimola la produzione dei succhi digestivi, facilitando l’assimilazione dei cibi ed attenuando il senso di pesantezza.

È utile anche consumare i pasti lentamente, masticando bene per favorire la digestione. A questo scopo si consigliano anche cibi facili da digerire e il più possibile naturali. È anche importante ricordarsi di cenare lontano dal riposo notturno, perché andare a letto “con la pancia piena” favorisce la risalita del contenuto acido dello stomaco.

Cibi da evitare:
  • alimenti ricchi di grassi, che richiedendo molto tempo per essere ingeriti permangono a lungo nello stomaco e inducono un’ingente produzione di succhi gastrici.
  • bevande a base di caffeina
  • fritture
  • cioccolato
  • menta
  • pomodori crudi
  • superalcolici
  • bibite gassate
  • spezie
Cibi consigliati:
  • alimenti magri e ricchi di proteine
  • verdure fresche
  • cereali integrali
  • meloni, pere, banane, mele e frutti di bosco, che aiutano a mantenere entro valori accettabili il tasso di acidità dello stomaco.
Metodi di cottura raccomandati:
  • cottura al cartoccio per pesce e carni magre
  • cottura al vapore
  • basse temperature