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Curiosità, consigli e approfondimenti da bere tutti d’un fiato

Gastrite atrofica, cos’è e come si cura?

gastrite atrofica
SALUTE E BENESSERE

La gastrite è una condizione che si verifica quando è in corso un’infiammazione della mucosa che riveste lo stomaco, causando lesioni alla mucosa stessa. Con gastrite atrofica si intende che al danno alla mucosa segue un assottigliamento dell’epitelio mucoso.

Quando nelle pareti dello stomaco si verifica un’infiammazione cronica viene sovvertita la normale funzionalità gastrica.

È importante rilevare che questa condizione potrebbe progredire in un adenocarcinoma gastrico, un tumore dello stomaco, quinto per diffusione a livello mondiale. Per questo è importante individuarlo e trattarlo.

Quali sono le cause della gastrite atrofica?

Può originare una gastrite atrofica:

  • Il batterio dell’Helicobacter pylori (di cui abbiamo parlato in questo articolo );
  • una reazione autoimmune, in cui il sistema immunitario attacca per errore la mucosa.

La gastrite atrofica può essere trasmessa attraverso il contatto diretto con feci, vomito o saliva di una persona infetta ed il consumo di acqua, bevande o cibo già infetto dai batteri.

Quali sono i sintomi provocati dalla gastrite atrofica?

Spesso la gastrite atrofica non presenta sintomi, il che rende difficile rilevare l’infiammazione. Tuttavia è proprio la presenza del batterio Helicobacter pylori che può indicare la presenza di questa infiammazione in caso di:

  • Mal di stomaco
  • Vomito
  • Nausea
  • Perdita di appetito (e conseguente perdita di peso)
  • Ulcere allo stomaco
  • Anemia sideropenica
  • Dolore al torace

A questi si aggiungono i sintomi derivanti dalla carenza di vitamina B12, anche questo fattore potenzialmente scatenante la gastrite atrofica:

  • Debolezza, vertigini, palpitazioni, ronzio nelle orecchie.
  • Formicolio degli arti e instabilità.

Come si cura la gastrite atrofica?

La terapia dipenderà dalla causa che ha generato la gastrite atrofica.

Per curare la gastrite atrofica causata dall’Helicobacter occorre intervenire con gli antibiotici e con farmaci in grado di migliorare l’acidità di stomaco.

Mentre per la correzione dell’anemia perniciosa è in genere necessaria la somministrazione di vitamina B12.

È ancora incerta la possibilità di far regredire il danno alla mucosa, tuttavia è senza dubbio necessario quantomeno arrestarne la progressione.

Anche l’alimentazione può avere un ruolo decisivo nel trattamento.

Cibi da evitare:

  • Caffè, thé, alcolici, bibite gasate;
  • carni e pesci grassi;
  • salumi e insaccati;
  • uova;
  • cioccolato;
  • fritture;
  • formaggi grassi e latte intero;
  • pane fresco, pane di segale o integrale, polenta, grissini e crackers integrali;
  • riso e pasta in porzioni grandi.
Cibi consigliati:

  • porzioni modeste di carne, pesce e latticini poveri di grassi;
  • porzioni piccole di pasta ben cotta e riso;
  • acqua minerale a volontà;
  • frutta cotta;
  • verdure lessate;
  • pane tostato.

Acqua Uliveto, in quanto bicarbonato-alcalino-calcica e ricca di solfati, riesce a mantenere in equilibrio gli acidi gastrici, soprattutto durante la digestione, in cui stimola la circolazione sanguigna della parete gastrica aumentando l’afflusso di sangue nello stomaco, consentendo così la naturale produzione di succhi digestivi.